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  • Samantha Pilati

Estate ai calci di rigore


Domenica sera, a Saint Denis, si giocherà la finale del campionato Europeo di calcio. Si contenderanno il titolo Il Portogallo e la Francia. Ognuno tiferà la squadra che preferisce. Ma chi vorremmo vincesse, invece, noi Italiani, in un ipotetico scontro meteo?


Il Portogallo sfodera subito una figura barica nota anche ai meno esperti del settore: l’Anticiclone delle Azzorre. Si tratta di un’area di alta pressione semipermanente, di origine subtropicale oceanica, che si forma in seguito alla circolazione atmosferica stessa, e che presenta i suoi massimi di pressione proprio in corrispondenza di queste affascinanti isole portoghesi situate nel cuore dell’oceano Atlantico.


L’anticiclone delle Azzorre, con i suoi spostamenti e le sue espansioni, è alla base delle variazioni meteorologiche che si verificano su gran parte dell’Europa e, in particolare, nell’area mediterranea e quindi anche sull’Italia.

Quando esso si espande, difatti, in senso meridiano, cioè verso est, garantisce sulla nostra penisola condizioni di tempo stabile e soleggiato in estate e con possibilità, invece, di formazione di nebbie nei mesi invernali.


Quando si ritira completamente nell’Atlantico o addirittura tende ad espandersi verso nord, condizione più tipica delle stagioni primaverili e autunnali, favorisce condizioni di variabilità o di tempo perturbato sul bacino del Mediterraneo.



Anche in alcune estati più recenti, tuttavia, l’Anticiclone delle Azzorre ha spesso latitato sul nostro territorio, favorendo così la risalita dell’alta pressione nordafricana: è il caso per esempio dell’estate del 2015, quando sono stati spesso raggiunti valori di temperatura record su gran parte del territorio italiano.


A questo punto la Francia prova a difendersi dall’attacco dell’anticiclone portoghese sfoderando perturbazioni.


Ricordiamo prima di tutto il golfo di Biscaglia (noto anche, in Francia, come golfo di Guascogna e, in Spagna, come mar Cantabrico), via di accesso delle perturbazioni atlantiche.



Quando l’aria umida proveniente dall’Atlantico si incanala nella valle di Carcassonne, a nord-est dei Pirenei, una volta arrivata sul più mite Mediterraneo dà vita alla formazione sul golfo del Leone di una struttura di bassa pressione che, spostandosi poi verso nord-est, porterà maltempo anche sull’Italia.









Quando l’aria fredda proveniente dal nord Europa si incanala, invece, nella valle del Rodano, una valle situata nel sud-est della Francia e parallela all’arco alpino occidentale, favorisce la formazione di un’area di depressione sul golfo di Genova o sull’Alto Tirreno, che genera maltempo su gran parte d’Italia (regioni tirreniche e Italia settentrionale in particolare).


Chi vincerà quindi? Il Portogallo col suo Anticiclone, o la Francia, con le sue strade spianate per le perturbazioni? Secondo i modelli matematici sarà una battaglia molto combattuta, nelle prossime settimane.


Chi vincerà, invece, domenica sera, neanche i modelli matematici lo possono dire …

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