top of page
  • Chiara Paganelli

L’estate sta finendo… e il Sole se ne va…


Nonostante il caldo estivo che in questi primi giorni di settembre imperversa ancora alle nostre latitudini, si percepisce notevolmente l’accorciarsi delle ore di luce solare. Ogni giorno infatti, il Sole sorge uno o un paio di minuti più tardi rispetto al giorno precedente e/o tramonta con un paio di minuti d’anticipo, facendo sì che le giornate, intese come periodo di luce dall’alba al tramonto, si riducano progressivamente.

In realtà, questo fenomeno si manifesta a partire dal solstizio d’estate (20 o 21 di giugno) ovvero dal giorno “più lungo” dell’anno, in cui si ha la maggiore durata di luce solare nel corso delle 24 ore, fino ad arrivare al giorno più “corto”, che invece cade a dicembre.

A partire dal solstizio d’estate, le ore di luce solare vanno man mano riducendosi ma rimangono in numero superiore rispetto a quelle di buio. A metà del periodo compreso tra il solstizio d’estate e quello di inverno si trova l’equinozio di autunno, che occorrerà tra pochi giorni, il 22 settembre. L’equinozio, il cui nome deriva dal termine latino æquinoctium, ovvero “notte uguale”, è quel giorno dell’anno in cui le ore di luce si equivalgono alla durata del periodo notturno. A partire da questo giorno, il periodo di buio della “notte” sarà superiore a quello di luce del giorno.

Durante l’anno esistono due equinozi, a distanza di 6 mesi l’uno dall’altro: il primo nell’anno solare è quello di primavera, che cade attorno al 20 o 21 di marzo, mentre il secondo è proprio quello settembrino.

Gli equinozi, assieme ai solstizi, vengono convenzionalmente assunti come date di inizio delle 4 stagioni astronomiche che si avvicendano sulla Terra:

  • 20 marzo – Equinozio di Primavera

  • 21 giugno – Solstizio d’Estate

  • 22 settembre – Equinozio di Autunno

  • 21 dicembre – Solstizio di Inverno

Tutto quanto detto sopra, vale però nell’emisfero boreale, ovvero quello situato a nord dell’equatore e in cui si trova la penisola Italiana. Nell’emisfero australe è invece tutto invertito: la primavera inizia infatti a settembre, seguita dall’estate australe, che corrisponde ai nostri mesi invernali e così via.


Ma a cosa sono dovute le stagioni? E da cosa dipendono i solstizi e gli equinozi?


Gli equinozi e i solstizi, che regolano l’alternarsi delle stagioni astronomiche, si verificano poiché l’asse terreste, attorno a cui ruota la Terra nel suo moto di rotazione e che determina l’alternarsi del giorno e della notte, è inclinato rispetto al piano dell’orbita su cui si muove attorno al Sole.

Questo fa sì che nei diversi periodi dell’anno, regolati dal moto di rivoluzione della Terra attorno al sole, la parte terrestre illuminata dai raggi solari vari a seconda della sua posizione lungo la sua orbita.

Durante il solstizio di inverno, i raggi del sole sono perpendicolari al tropico del Capricorno, situato nell’emisfero australe e quindi la parte terrestre maggiormente illuminata è proprio quella dell’emisfero meridionale, dove è estate. Al contrario, nel nostro emisfero, inizia la stagione estiva quando i raggi del sole sono perpendicolari al tropico del Cancro, facendo sì che la sezione del nostro pianeta illuminata e riscaldata dal sole sia quella relativa all’emisfero boreale.

Nei giorni di equinozio invece, la Terra, a causa del suo moto di rivoluzione attorno al sole, si trova ad avere un’inclinazione per cui i raggi del Sole arrivano perpendicolari all’equatore, facendo sì che la durata del giorno sia la stessa di quella della notte, da qui “Equinozio”. In questi giorni, entrambi gli emisferi sono irraggiati allo stesso modo e l’irraggiamento diminuisce man mano che ci si allontana dall’equatore. Hanno quindi il via le stagioni intermedie, autunno e primavera, in maniera opposta nei due emisferi.


Data l’inclinazione terrestre, le zone oltre il Circolo Polare Artico, nel semestre compreso tra i due equinozi, sono illuminate per 24 ore, ovvero il sole non scende mai oltre l’orizzonte, dando vita al fenomeno del Sole di Mezzanotte. Contemporaneamente, sulla calotta antartica, non essendo illuminata dai raggi del sole, si ha la notte polare, in cui il Sole non sorge mai sopra l’orizzonte, fenomeno che ha il suo culmine durante il solstizio di giugno. Nei sei mesi successivi, il fenomeno si inverte per i due emisferi.


Qualche curiosità legata sull’equinozio di autunno


Fin dall’antichità, il moto della Terra attorno al Sole e l’alternarsi delle stagioni hanno rivestito un ruolo fondamentale per il ciclo vitale degli uomini sulla Terra. Gli equinozi sono stati in passato celebrati e ancora oggi sono collegati a festività e a ricorrenze di carattere religioso. Vediamo ora quelle connesse all’imminente equinozio autunnale.

In passato, l’equinozio di settembre veniva festeggiato in Francia, poiché segnava il primo giorno dell’anno nel calendario repubblicano francese. La Prima Repubblica Francese venne proclamata e la monarchia francese abolita il 22 settembre 1792, rendendo il giorno successivo (giorno dell'equinozio) il primo giorno dell'Era Repubblicana in Francia.

Per il calendario iraniano invece, l’equinozio di settembre segna l’inizio del Mehr, settimo mese del calendario iraniano, in cui si celebra la divinità del “Mehr”, che è portatrice di amicizia, affetto e amore.


In Inghilterra, al 22 settembre, è collegato il festival del raccolto (Harvest Festival), che si celebra la domenica della prima luna piena più vicina all’equinozio di autunno e in cui è abitudine decorare le chiese con cestini di frutta e cibo, come ringraziamento di Dio per il raccolto. In alcune chiese inglesi, canadesi o nelle colonie caraibiche inglesi, in occasione del festival del raccolto, le persone portano prodotti del loro orto e dei loro terreni, per poi distribuirli ai più poveri o per raccogliere fondi per la comunità.

L’equinozio di autunno viene inoltre celebrato anche in Giappone, come festa nazionale ufficiale nella quale i giapponesi sono soliti visitare le tombe di famiglia e festeggiare le riunioni famigliari, analogamente a quanto succede durante l’equinozio primaverile.

Infine, durante l’equinozio di settembre si celebra il Sabbat Wiccan di Mabon, una festa pagana, legata al movimento del Sole e al mondo dell’esoterismo. Il simbolismo di questo Sabbat è legato ai Misteri, all'Equilibrio, al momento in cui la notte e il giorno sono uguali mentre nei mesi successivi l’oscurità predominerà sulla luce.

Post recenti
Archivio
bottom of page