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  • Chiara Paganelli

E il naufragar m'è "caldo" in questo mare...


C’è a chi piace un po’ più fresca, per tuffarcisi e trovare un po’ di refrigerio dalle calde giornate trascorse al sole. E c’è chi invece la preferisce un po’ più calda o, prima di riuscire a farsi un bagno, ha bisogno di passaggi intermedi di “acclimatazione” e dopo una ventina di minuti si trova ancora con l’acqua all’altezza dei polpacci. Stiamo parlando dell’acqua delle località di balneazione, tra le mete preferite in questa stagione estiva, e della sua temperatura.


Da cosa dipende la temperatura del mare?

Focalizzando per ora l’attenzione sull’acqua dei mari (oceani e mari interni), la porzione di acqua che interessa i bagnanti è quella in superficie ed è proprio la temperatura superficiale marina quella che viene fornita in alcuni bollettini meteo. Sulla base del metodo di misurazione utilizzato si fa rifermento ad uno spessore d’acqua che può variare da pochi millimetri fino a circa 20 metri al di sotto della superficie del mare.


La temperatura superficiale marina varia a seconda della latitudine, della stagione, della profondità, delle condizioni meteorologiche della massa d’aria sovrastante ed è influenzata anche dalle correnti marine e dagli apporti di acqua dolce da parte dei grandi fiumi.



Per quanto riguarda la latitudine, i valori più elevati di temperatura superficiale del mare si registrano nelle zone equatoriali, dove in alcune lagune isolate si toccano anche i 40°C, e si ha una progressiva diminuzione degli stessi all’aumentare della latitudine, fino a raggiungere gli 0°C delle acque superficiali polari.


Scendendo di profondità, la temperatura dell’acqua dei mari diminuisce. Nel primo strato sotto la superficie, tuttavia, la temperatura rimane più o meno costante e approssimativamente pari a quella dell’acqua di superficie, in quanto riscaldata dalla principale fonte di calore, il Sole.


Al di sotto di questo strato si trova il “termoclino” che è porzione d’acqua in cui la temperatura decresce molto rapidamente e che separa lo strato superficiale dalle acque profonde dove la temperatura rimane costante durante il corso dell’anno, essendo a profondità troppo elevate per poter essere influenzate dalla radiazione solare.

La temperatura del primo strato superficiale varia a seconda delle stagioni, poiché dipendente dalle circolazioni atmosferiche delle masse d’aria sovrastanti, dalla presenza di vento, dal maggior o minor irraggiamento del Sole. A causa del più elevato calore specifico dell’acqua rispetto all’aria, l’acqua impiega più tempo a riscaldarsi (e a raffreddarsi) rispetto alle masse d’aria. In Italia ad esempio, le temperature massime sulla terraferma vengono raggiunte generalmente nei mesi di luglio e agosto, mentre i valori più elevati di temperatura superficiale marina si registrano nel mese successivo. Analogamente, nel corso di una stessa giornata, la temperatura del mare subisce variazioni, più contenute rispetto alla temperatura dell’aria, raggiungendo i valori più elevati verso l’ora del tramonto.


La temperatura dell’acqua del mare influisce anche sulla densità dello stesso, in media pari a 1.02 g/cm3 a 4°C, che aumenta con la profondità e al diminuire dalla temperatura. Durante la stagione estiva, le acque superficiali sono più calde e meno dense rispetto alle acque sottostanti e galleggiano su quelle profonde. La forte differenza di densità tra questi livelli d’acqua non permette la diffusione dei nutrienti di origine profonda e risulta un ostacolo difficile da superare anche per molte specie animali. Durante l’inverno, la temperatura delle acque di superficie raggiunge valori più bassi di quella delle acque profonde; in questo modo, essendo più dense, le acque superficiali “sprofondano” e danno origine a moti convettivi che portano al rimescolamento verticale delle acque. Si assiste quindi alla risalita dei nutrienti, portati in superficie dalle acque profonde, e al movimento discendente delle acque superficiali che sono ricche di ossigeno, essendo in continuo contatto con l’atmosfera.


Come viene misurata e dove poter consultare la temperatura superficiale marina?


Tornando alla stagione estiva e all’interesse verso la temperatura superficiale delle acque di balneazione che circondano la nostra Penisola, è possibile mantenersi informati consultando, tra gli altri, il sito istituzionale dell’Aeronautica Militare, che aggiorna con cadenza oraria la mappa della temperatura dei mari italiani. Oggigiorno la misura della temperatura superficiale del mare viene eseguita tramite rilevazioni satellitari, mentre in passato si faceva ricorso alle misurazioni eseguite da boe installate in mare aperto. Con l’utilizzo dei dati satellitari si riesce ad avere una copertura sinottica della distribuzione della temperatura superficiale, impossibile da ottenere con le boe.


Influenza della temperatura superficiale del mare sulla circolazione atmosferica e viceversa

Al di là delle oscillazioni giornaliere e a meno che non si instauri un differente regime di circolazione atmosferica, la distribuzione delle temperature marine è destinata a rimanere pressoché costante, soprattutto nei periodi estivi di forte stabilità. A sua volta la temperatura superficiale marina, e le sue anomalie, possono influenzare la circolazione atmosferica ed essere all’origine di fenomeni meteorologici, anche intensi. Ne sono un esempio i forti temporali che possono verificarsi ad inizio autunno quando, al passaggio di un massa d’aria più fredda sulla calda superficie marina si generano forti gradienti termici che portano all’istaurarsi di moti ascensionali, da cui scaturiscono i temporali.

Qualche valore della temperatura del mare..

In generale, la temperatura media delle acque superficiali degli oceani del pianeta si aggira attorno ai 15°C, mentre si scende a temperature molto più basse per le acque profonde (3.5°C). Nel Mar Mediterraneo, la temperatura delle acque profonde si mantiene costante sui 13°C durante tutto il corso dell’anno, mentre la temperatura superficiale è fortemente dipendente dal periodo dell’anno: durante l’inverno può scendere al di sotto dei 10°C, mentre d’estate può superare anche i 30°C, temperatura che consente di fare il bagno anche ai più freddolosi.

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