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  • Samantha Pilati

E' arrivata la primavera... O l'estate?



Da qualche giorno a Milano, e su buona parte del Nord Italia, splende il sole e le temperature hanno subìto un deciso rialzo: ieri 18 aprile, proprio nel capoluogo lombardo, si sono superati i 26°C. Una delle frasi più ricorrenti che si sente pronunciare è: “Finalmente è arrivata la primavera!”. Ma è davvero questa la vera “faccia” della primavera? Fino ad ora la primavera si era fatta desiderare?


Nell’ immaginario collettivo la primavera (che, ricordiamo, da un punto di vista meteorologico si considera iniziare l’1 marzo) è associata a belle giornate di sole, clima mite, alberi fioriti e uccellini cinguettanti. Che questa sia la stagione del risveglio della natura è indubbio; tuttavia, da un punto di vista più strettamente meteorologico, si tratta di una fase di transizione tra l’inverno e l’estate, caratterizzata alle nostre latitudini da una alternanza tra periodi perturbati e freschi e periodi più stabili, miti e soleggiati. Non per niente la primavera condivide, insieme all’ autunno, il primato di stagione più piovosa: a Milano la media pluviometrica primaverile per il trentennio 1981-2010 è di circa 252 mm, con maggio che risulta il mese più piovoso in assoluto.


La forte instabilità influenza anche le temperature quindi è assolutamente normale, in questa stagione, passare da giornate particolarmente miti a giornate più fresche, che quasi ricordano l’inverno appena passato.

La variabilità primaverile in alcune circostanze si fa notare anche nelle singole giornate. Emblematico da questo punto di vista l’episodio del 17 aprile 1991: le temperature, inizialmente miti ed in linea con quelle tipiche del periodo, nel giro di 8 ore crollarono di oltre 16°C, scendendo addirittura leggermente al di sotto dello zero, a seguito dell’irruzione di aria artica; le piogge, dovute ad un minimo ciclonico sul Tirreno, si trasformarono nel tardo pomeriggio in neve, che cadde su Milano fino a sera.


Perché nell’ immaginario comune cittadino quest’anno, più degli anni scorsi, la primavera sembra aver ritardato?


A Milano marzo si è effettivamente concluso con una temperatura al di sotto della media di quasi 2°C, complice in particolare la prima parte del mese nella quale ha anche nevicato. Una situazione ben diversa da quella degli ultimi quattro anni, i cui marzo hanno chiuso sempre ben al di sopra delle medie; anche le precipitazioni sono state nel 2018 più frequenti e abbondanti. Il ricordo, quindi, degli ultimi anni, particolarmente caldi e poco piovosi, ha maggiormente accentuato la sensazione di “ritardo” della primavera…


Anche la prima metà di aprile è stata all’ insegna del tempo instabile e delle piogge frequenti ma, a differenza di quella che è stata la percezione comune, le temperature sono state assolutamente in linea con le medie del periodo, se non addirittura leggermente superiori.

Paradossalmente, invece, proprio le giornate di questi giorni, che tanto vengono associate al concetto di “primavera”, stanno facendo registrare valori di temperatura molto lontani da quelli che dovrebbero essere quelli medi del periodo: le massime di questi giorni, ad esempio, sono più tipiche della fine di maggio o della prima decade di giugno!


Non è la prima volta, tuttavia, che il mese di aprile ci mostra un aspetto più estivo: basti pensare che il 9 aprile 2011, complice anche l’effetto favonico che andò a sommarsi ad una situazione anticiclonica, si registrarono a Milano 33.1°C! In quel caso, però, l’ondata di caldo fu sì intensa, ma di durata più limitata. Attualmente, invece, ci attendiamo una fase di tempo stabile e temperature ben al di sopra delle medie almeno sino alla prima parte della prossima settimana.


Ma quando torneranno le piogge e le temperature massime scenderanno magari sotto i 20°C… Ricordatevi che anche quella, soprattutto quella, è primavera.

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