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  • Pamela Turchiarulo

Previsioni...Mondiali!


Partiti un po’ in sordina nell’interesse generale dell’italianità, a causa della - ahimè - mancata qualificazione della nostra Nazionale, i mondiali di calcio in Russia, ormai alle battute finali, hanno in realtà suscitato in queste settimane una via via crescente attenzione, complici gli incontri all’ultimo respiro e i tanti risultati inattesi che si sono succeduti, dapprima nei gironi e di seguito nella fase a eliminazione diretta, determinando l’imprevedibile uscita della maggior parte delle squadre inizialmente più quotate alla vittoria finale.

Si giocherà alle ore 17.00 di domenica 15 luglio, sotto i riflettori del Luzhniki Stadium di Mosca - costruito nel '56 per le Spartachiadi, le olimpiadi comuniste e di seguito cornice dei Giochi di Mosca dell'80 e delle finali Uefa '99 e Champions League 2008 - il capitolo finale dell’avventura calcistica russa, sotto gli occhi di 80.000 spettatori presenti sugli spalti e di decine di milioni davanti agli schermi di tutto il mondo.

Se, metaforicamente parlando, pochi dubbi sussistono sul fatto che il clima per le strade di Mosca sarà rovente, cosa aspettarsi da quello più strettamente atmosferico? Diamo un’occhiata anzitutto a quelle che sono i tratti climatici generali della capitale russa.

Il clima di Mosca è di tipo umido continentale. L'inverno è lungo e gelido con temperature minime che possono scendere sotto lo zero per diversi mesi all’anno, sebbene i differenti tipi di circolazione atmosferica possano condizionarne fortemente l’andamento: quando a prevalere sono le correnti provenienti dalla Siberia, la colonnina di mercurio può scendere facilmente a -25 °C (e talvolta raggiungere anche i -40 °C), mentre, quando sopraggiungono più temperate correnti atlantiche, i termometri possono assestarsi attorno agli 0 °C, o persino salire leggermente al di sopra, anche in pieno inverno. Le precipitazioni invernali sono scarse e, tra ottobre e gli inizi di aprile, sono per la maggior parte sotto forma di neve; cielo grigio, un lieve e incessante nevischio ed un freddo pungente, fanno da sfondo ad una tipica giornata invernale all’ombra del Cremlino.

Dalla fine di marzo, generalmente le temperature iniziano gradualmente ad aumentare e tale trend va spesso amplificandosi a partire dalla metà del mese di aprile, quando la capitale russa inizia a risentire dell’arrivo di grandi masse di aria calda provenienti da sud-est.

Da giugno ad agosto il clima è generalmente mite o comunque gradevolmente caldo: le temperature medie estive a Mosca sono simili a quelle di città come Parigi o Berlino, ma la forte variabilità atmosferica determina il frequente alternarsi di giornate calde e afose, in cui si possono toccare i 35 °C (la più alta temperatura mai registrata fu di 37,1 °C il 23 luglio 2010) ed altre fresche e piovose, con massime intorno ai 15 – 16 °C. In genere le ondate di caldo intenso durano pochi giorni e vengono interrotte dal sopraggiungere di forti temporali, spesso associati anche a tempeste di vento, sebbene non manchino eccezioni, come quella della terribile estate del 2010, in cui il gran caldo durò addirittura due mesi. Luglio e agosto rappresentano peraltro i due mesi più piovosi dell’anno, soprattutto a causa dei frequenti e talvolta violenti temporali pomeridiani e serali che si abbattono sulle pittoresche cupole di San Basilio.

Insomma, se già è grande l’incertezza su chi solleverà al cielo la Coppa del Mondo nella notte moscovita, molto di più lo è, climaticamente parlando, quella sulla cornice meteorologica che cingerà le immancabili foto dello stadio tra coriandoli e fuochi d’artificio nel momento in cui verrà consegnata al vincitore.

Sebbene i modelli non diano indicazioni, allo stato attuale, di temperature anomale o fenomeni particolarmente significativi - benchè qualche temporale sia sempre in agguato - per la giornata di domenica, che al contrario dovrebbe essere prevalentemente soleggiata pur se con qualche annuvolamento e piuttosto mite, proprio la forte variabilità atmosferica che caratterizza questo periodo dell’anno rende quella meteorologica una scommessa da quote quasi paragonabili a quelle della finale mondiale. Intesa come nome del primo marcatore. Al secondo tempo supplementare.

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