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  • Redazione FOMD

Il cielo in una stanza



A poco meno di una ventina di chilometri da Rovereto, che da cinque anni ospita il Festivalmeteorologia, c’è il Masetto, un luogo che unisce cultura e natura, gestito con passione e grande spirito di iniziativa da Gianni Mittempergher e Giulia Mirandola.

Ci siamo stati pochi giorni fa, piacevolmente incuriositi dall’originale idea di turismo che promuove: un luogo di incontro tra adulti e bambini, che collega in un unico percorso l’arte illustrativa e narrativa, la (buona, anzi... ottima! :) ) cucina di montagna, la ricettività, l’editoria internazionale, il gioco, ma anche la cura e il rispetto per l’ambiente e la divulgazione scientifica.



Durante la nostra visita, nell’ambito del progetto Masetto Bambini, una rassegna di appuntamenti, affidati ad esperti internazionali e dal forte carattere interdisciplinare e sperimentale, abbiamo avuto il privilegio di assistere al Laboratorio di fotografia e meteorologia “Le nuvole”, tenuto dal meteorologo Alessio Bozzo e dal fotografo naturalista Marco Angheben.


Come nascono le nuvole? Perché il cielo si colora di rosa, di giallo, di rosso, di bianco, di azzurro, di grigio? I colori che osserviamo in natura e che possiamo fotografare, da cosa dipendono?

Questi alcuni dei quesiti dei bambini cui si è cercato di dare risposta nel corso della mattinata, la prima parte della quale è stata condotta da Alessio Bozzo: il meteorologo ha coinvolto i suoi giovani apprendisti in tre esperienze successive per mostrare loro come nascono le nuvole, come dalla luce del sole possa prendere vita un arcobaleno e come i colori siano in grado di tingere il cielo delle diverse tinte che tutti gli riconosciamo. Non è stato necessario chiedere agli spettatori se lo spettacolo cui hanno assistito sia stato di loro gradimento: sono bastati i loro sguardi incantati e la loro tanta curiosità a fornircene una chiara risposta.

A seguire, Marco Angheben ha concluso la mattinata raccontando come funziona una macchina fotografica e come questa possa essere utilizzata per catturare le curiose forme e gli affascinanti colori delle nuvole. Nel pomeriggio, una piacevole camminata tra i boschi e i prati della Val Terragnolo, nella cui splendida cornice è inserito il Masetto, ha permesso poi ai piccoli meteo fotografi in erba di fare pratica della teoria appresa, cimentandosi in prima persona nella ricerca dello scatto perfetto.



Che la giornata abbia rappresentato, oltre che una bella opportunità per approcciare la meteorologia da un punto di vista inedito, anche un’ottima occasione per avvicinare piccole menti a questa affascinante disciplina, non abbiamo dubbi. A testimoniarlo, un piccolo rappresentante del regno animale, che, saltato dal prato del Masetto sul sedile della nostra auto, ha deciso di far rientro insieme a noi in Osservatorio.

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