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  • Susanna Di Lernia

Inverno con ombrello, sciarpa o cappello?


A distanza di poco più di un mese dal solstizio d’inverno (21 dicembre), le giornate stanno visibilmente tornando ad allungarsi e i detrattori della stagione fredda hanno già iniziato il conto alla rovescia per l’inizio della primavera.

Probabilmente ciò è di conforto sotto l’aspetto prettamente psicologico, ma la realtà è che ci troviamo ancora nel pieno del periodo invernale, quando l’inizio della stagione mite è, ahimè, ancora lontano.

Il mese di gennaio nelle prime due decadi si è mantenuto piuttosto dinamico, ma non particolarmente freddo e, stando alla modellistica, anche la terza (e ultima) decade sembra voler procedere senza grossi scossoni.

Ciononostante, non è da escludere che il mese di febbraio ci riservi invece ancora qualche bella doccia fredda (se non addirittura ghiacciata), considerando che tendenzialmente è, insieme a gennaio, uno dei due mesi più freddi dell’anno.


C’è però chi proprio il freddo non lo sopporta e, piuttosto che stringere i denti (più che altro per non batterli ;-)) per una lunga e intera stagione, si regala - quando riesce - una pausa dalle temperature rigide, migrando, magari durante le festività natalizie o nelle settimane appena successive, in qualche paese dal clima più generoso; qualcun altro, invece, si rassegna e, per adeguarsi alle condizioni esterne, si converte allo stile di vita di un orso in letargo e, per coerenza, adotta un look da lappone.


Cavalcando il tema abbigliamento, ho deciso perciò di raccogliere per voi alcuni semplici accorgimenti che possono forse in parte alleviare il senso di malessere che noi freddolosi avvertiamo all’aperto in questa stagione, se non addirittura consentirci di provare una sensazione di confort quando ci troviamo negli ambienti chiusi dove trascorriamo la maggior parte del tempo, come l’ufficio o casa nostra. Questo è molto importante perché, se riusciamo a sopravvivere con il riscaldamento impostato a una temperatura stabile compresa tra i 18 e i 20 gradi (e non più alta!!), riduciamo l’impatto ambientale degli edifici contenendo le emissioni di C02 e polveri sottili.


Il primo passo per vestirsi “bene” nella stagione invernale è la scelta del tessuto giusto.

Evitiamo maglie e maglioni in materiali sintetici che impediscono la traspirazione lasciando la pelle umida e sudata.

Cerchiamo di preferire, al contrario, tessuti traspiranti, come la lana o il cotone, perché proteggono dal freddo e impediscono all’umidità di penetrare, mantenendo così la temperatura corporea costante. Purtroppo alcuni tipi di lana, se direttamente a contatto con la pelle, provocano irritazione e pizzicore; in tal caso scegliamo lane dalle caratteristiche anallergiche, come la lana merino, l’alpaca o il cachemire.

Un altro tessuto in grado di isolare dal freddo, ottimo soprattutto per l’abbigliamento intimo, è la seta.


Abituiamoci poi a vestirci a strati, o “a cipolla”, così da poterci comodamente vestire e svestire quando passiamo da un ambiente con una certa temperatura ad un altro con una temperatura diversa. Sono infatti gli sbalzi termici la fonte principale dei tipici malanni stagionali.


Cerchiamo di prestare un particolare riguardo alle zone del corpo più sensibili al freddo, come le estremità, che disperdono maggiori quantità di calore e quindi si raffreddano per prime.

Attenzione dunque a testa e collo: mai dimenticare sciarpa e berretto e sempre tenere coperte la fronte e le orecchie.

Analogamente, per mani e piedi, è importare scegliere guanti, calzini e scarpe abbastanza pesanti da trattenere il calore anche perché, quando si raffreddano, ci danno subito quella sensazione spiacevole di principio di congelamento.


Sono infine da evitare vestiti troppo aderenti che, da una parte, rallentano la circolazione sanguigna e, dall’altra, impediscono che intorno alla pelle nuda si formi un sottile strato d’aria che possa fungere da scudo termico.


Un ultimo prezioso consiglio: imparate a consultare con regolarità, e non senza un certo grado di consapevolezza, le previsioni meteorologiche e vestitevi di conseguenza.

Nel corso della stagione invernale, infatti, possono alternarsi ondate di freddo e periodi più miti, giornate soleggiate, nebbiose, umide, ventose, nevose o di pioggia, più o meno intensa. Non infagottatevi esageratamente (e soprattutto non fatelo con i vostri bambini che corrono, saltano e giocano) quando non è necessario o, viceversa, non vestitevi con indumenti leggeri solo perché la giornata si prospetta serena. Se la situazione meteo è variabile, non dimenticate di infilare un ombrello pieghevole in borsa se non volete farvi trovare impreparati, ma soprattutto non lamentatevi perché l’applicazione del vostro smartphone non ha indicato con precisione l’orario d’inizio pioggia.

Del resto, come si sente dire spesso in Nord Europa, there’s no bad weather, just bad clothing – non esiste il brutto tempo ma solo un abbigliamento sbagliato.

E se lo dicono loro...

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